Il nostro sguardo sensibile ed educativo all’ambiente e alla natura trova una nuova possibilità espressiva nel progetto CI VUOLE UN ALBERO che abbiamo scritto e presentato nell’ambito dei progetti di Educazione Alimentare di ERSAF – Regione Lombardia 2020.
La nostra idea è piaciuta e selezionata, quindi realizzata.
Il progetto è iniziato nel mese di settembre 2020.
Il progetto ha come obiettivo la creazione di un Frutteto Educativo nel cuore della città di Voghera, presso uno spazio verde incolto all’interno della sede di Fondazione Adolescere.
Il Frutteto è orientato ad accogliere varietà antiche e tradizionali di frutta, attorno a cui sviluppare momenti formativi ed educativi rivolti a ragazzi e giovani adulti afferenti ai servizi di Fondazione Adolescere.
Il progetto prevede attività differenziate di educazione alimentare connesse all’esperienza del frutteto, in cui avvicinarsi ai temi della stagionalità, della territorialità, della cultura alimentare, oltre a pratiche orticole e di gestione dei ritmi agricoli.
Inoltre, il progetto guarda anche al mondo della scuola, quale opportunità per classi di ogni ordine e grado di vivere un’esperienza in natura, ma vicina ai plessi scolastici, attorno a cui far ragionare le classi sui temi biodiversità, ambiente, relazioni, con giochi sensoriali e richiami all’educazione al gusto.
Il progetto si articola su tre principali azioni:
AZIONE 1 – Creazione del frutteto educativo
- Dare vita ad un frutteto di varietà antiche (circa 30 piante)
- Riqualificare uno spazio verde incolti all’interno della proprietà di Fondazione Adolescere, nel cuore della città di Voghera.
- Creare un punto di riferimento all’aperto e dinamico attorno a cui esercitare abilità e proporre percorsi educativi e formativi differenziati per il diversi target
AZIONE 2 – Divulgazione e didattica alimentare e al territorio per giovani
- Incontri sulla cultura del cibo e al territorio, differenziati per tipo di target:
- COMUNITA’ PER MINORI VILLA FEDE: incontro con produttori, pratiche nel frutteto, riflessioni sulla stagionalità del cibo, analisi etichette degli alimenti, spesa consapevole
- CENTRO DIURNO PSICHIATRICO: testimonianza di un produttore di miele, laboratori polisensoriali, attività pratiche nel frutteto, laboratori di trasformazione
- S.E.P. DI FONDAZIONE ADOLESCERE: incontri interattivi sul tema della diversità e delle culture alimentari, laboratori di trasformazione, merende consapevoli, attività pratiche nel frutteto
- SCUOLE DI VOGHERA: giochi, simulazioni, percorsi sulle dinamiche relazionali nella classe, attività di gruppo sul valore metaforico della diversità (intesa diversità ambientale-agricola del frutteto, ma anche diversità interna della classe.
AZIONE 3 – Incontro di formazione per insegnanti sul rapporto tra cibo e relazioni
- realizzazione di un incontro di formazione, in cui interagire con gli insegnanti presenti di ogni ordine e grado sui temi della biodiversità alimentare, della sostenibilità del cibo, del riconoscimento consapevole del patrimonio gastronomico-ambientale del territorio dell’Oltrepò Pavese. L’incontro è impostato in chiave teorico e laboratoriale, consentendo ai partecipanti di elaborare esperienze, condividere prassi e opportunità funzionali a ideare contributi da portare in classe.
Il terreno pronto ad ospitare il frutteto è in parte incolto e in parte seminato a erba medica. In questa fase, si è coinvolto un gruppo di ragazzi della Comunità per Minori di Villa Fede, che ha partecipato insieme ad esperti nel valutare il sesto di impianto e definire le lavorazioni da svolgere.
Il campo pronto per accogliere il frutteto
Misurazione del terreno
Valutazione dell’impianto
Presso la sede di Campoferro, nella periferia di Voghera, abbiamo voluto introdurre al progetto frutteto attraverso la valorizzazione di un vecchio frutteto abbandonato. Un’occasione per anticipare i temi della stagionalità e, soprattutto, ragionare sul valore dello “spreco zero”. L’attività ha coinvolto, in momenti differenziati, alcuni ragazzi del Centro Diurno Psichiatrico e i ragazzi del S.E.P. (Servizio Educativo Pomeridiano).
L’imperfezione delle mele raccolte è stata considerata una virtù per ingegnarsi e trovare il modo più adatto per valorizzare ciò che si è raccolto. Le mele sono state in parte distribuite all’interno dei servizi mensa delle strutture di Fondazione Adolescere, in parte utilizzate per la produzione di confettura da parte di alcuni utenti del Centro Diurno Psichiatrico. Il gruppo del S.E.P. ha preferito preparare una classica torta di mele.
Per comprendere il valore del cibo, abbiamo iniziato a proporre piccoli momenti conviviali dedicati al tema dell’etichettatura del cibo. Partendo dall’essenzialità e dalla piacevolezza della merenda, i ragazzi della Comunità per Minori di Villa Fede hanno aguzzato i propri sensi e appreso le differenze di ingredienti e di presentazione di alcuni prodotti.
Il Frutteto è pensato per accogliere varietà antiche, rare, oggetto di recupero e di valorizzazione della biodiversità. Ci siamo rivolti a diversi vivai del territorio, intervistato contadini ed esperti e siamo riusciti a reperire una prima selezione di 13 varietà differenti di mele e pere dell’Oltrepò Pavese.
Martedì 20 ottobre, in collaborazione con l’azienda agricola Marsetti di Romagnese, abbiamo messo a dimora 21 piante, appartenenti per la maggior parte al ricco patrimonio di varietà tradizionali locali. L’attività è stata gestita, alternati e in piccoli gruppi, da alcuni ragazzi del Centro Diurno, seguiti dal gruppo del S.E.P. e, infine, dalla Comunità di Villa Fede.
Tutti i nomi delle piante, dai più comuni ai più curiosi.
In attesa che il frutteto dia i propri frutti, i ragazzi del Centro Diurno Psichiatrico sono stati guidati in un’attività polisensoriale di valorizzazione del ricco patrimonio di Cachi che ogni anno colora il giardino della Fondazione Adolescere. Attraverso la tecnica giapponese di essicazione e conservazione dei Cachi – Hoshigaki – si è parlato di stagionalità, gestione del tempo, tecniche di conservazione.
Valorizzare ciò che già esiste, tra cui, i kiwi, la cui origine presso la sede di Fondazione Adolescere è incerta. Tra il groviglio infinito di rami, inclusi quelli di altre piante cresciute in simbiosi, i ragazzi del SEP sono stati guidati nella raccolta, occasione buona per parlare di stagionalità, vitamine (il kiwi ne ha tantissime!), origine, storia e tanto altro!
Per comunicare il valore del progetto sono stati pensati e creati cartellini informativi di tutte le varietà presenti. Questa attività ha coinvolto più ragazzi afferenti ai diversi servizi
Grazie all’arrivo di nuove piante di meli antichi omaggiate da ERSAF – Sede di Riccagioia, il progetto ha visto la realizzazione di un nuovo frutteto, presso Villa Fede, sede della Comunità per Minori di Rivanazzano Terme. I ragazzi hanno messo a dimora le proprie piante, in totale autonomia.
L’emergenza sanitaria ha impedito lo svolgimento di azioni in presenza presso il frutteto. Il progetto ha comunque permesso di avvicinare alcune classi al tema del frutto e della biodiversità. Il Liceo Scientifico Galilei di Voghera è stato guidato in una riflessione sulle diversità, partendo dalla diversità agricola del frutteto per poi ragionale sulla diversità della classe.
L’emergenza sanitaria ha impedito lo svolgimento di azioni in presenza. Nonostante questo, è stato organizzato un incontro di conoscenza e racconto di un’esperienza virtuosa del territorio dell’Alto Oltrepò Pavese. I ragazzi della Comunità per Minori hanno dialogato con Viviana e Alain della Casa di Paglia.
Il miele come occasione per parlare di biodiversità. Attorno a questo prodotto straordinario si sono organizzati diversi incontri multiservizio, dalle degustazioni di miele, a racconti sulla filiera e sull’organizzazione delle api. I ragazzi della Comunità di Villa Fede hanno anche incontrato (online) Luca Bonizzoni, storico apicoltore nomade del territorio.